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Con un numero di abitanti che da qualche anno è di poco al di sotto dei 50mila, Chioggia, la città più popolosa del Veneto fra quelle non capoluogo di provincia, è giustamente riconosciuta "Città d'arte" grazie ad un patrimonio artistico e architettonico unico. Assieme a Venezia e all'intero ambito lagunare fa parte del Patrimonio mondiale dell'Unesco per le variegate peculiarità dell'ambiente che la circonda e per l'originalità della conformazione urbanistica, caratterizzata dall'area storica, che si sviluppa fra canali, ponti, calli e campielli, che, si diramano attorno all'elegante Corso, e dall'area turistica di Sottomarina che può contare su una lunga spiaggia, apprezzata per le qualità psammoterapiche e per l'efficiente organizzazione logistica dei suoi molti stabilimenti balneari. La pesca rappresenta la principale attività economica della città, con una flotta particolarmente attrezzata e un mercato ittico fra i maggiori in Italia, affiancata da una spiccata vocazione orticola che trova nel radicchio a "Indicazione geografica protetta" il suo indiscusso fiore all'occhiello. Celebrata da Carlo Goldoni ne "Le baruffe cbiozzotte", si fa apprezzare per la colorita simpatia dei suoi abitanti, per le tradizioni, per la rinomata cucina e per gli eventi di grande richiamo, a cominciare dall'antica "Sagra del pesce" e dal celebre "Palio della Marciliana". Questa città, le cui origini si perdono nella leggenda, ha alle spalle una storia importante che si è costantemente intrecciata con quella della vicina Venezia e si è sviluppata attraverso eventi, storie, personaggi che qui si è cercato di raccontare compiutamente sino a giungere ai giorni nostri.